Ricordando Piero Angela con Monica Zioni ed Ernesto Ferrero

1157

Addio a Piero Angela: il più grande divulgatore scientifico italiano, appassionato di Jazz e padre di tante straordinarie trasmissioni di informazione e cultura che hanno cambiato la vita degli italiani. Si è spento, la vigilia di Ferragosto, a 93 anni nella sua casa sulla Cassia, a Roma. Da lunedì la camera ardente in Campidoglio. Angela ha scritto trentotto libri (molti dei quali con il figlio Alberto) e condotto una trentina di programmi televisivi, il più famoso dei quali è senz’altro Quark (la cui prima puntata andò in onda nel 1981 e fu seguita da quasi dieci milioni di persone), che negli anni Novanta sarebbe poi diventato Superquark, la versione estesa a due ore del classico formato da un’ora di Quark. Nel tempo ci sono state diverse e varie versioni di Quark e Superquark, per esempio Quark Europa, Quark Economia, Quark in pillole, e più di recente Superquark+, disponibile su RaiPlay. Spiegò che il suo successo risiedeva nella sintesi tra un «linguaggio che sta dalla parte del pubblico» e «contenuti dalla parte degli scienziati». Ma come lo ricordano due figure illustri come Monica Zioni, per decenni assessore alla Cultura del Comune di Alassio, ed Ernesto Ferrero, storico direttore del Salone del Libro di Torino? City Notizie ha sentito, con il nostro effervescente collaboratore Silvio Fasano, i due protagonisti del mondo culturale. “Nel 2010 – ci racconta commossa la Zioni – ho avuto il piacere e l’onore di conoscere, proprio con Ernesto Ferrero, Piero Angela e di premiarlo per il suo prezioso contributo alla divulgazione culturale e scientifica. L’Italia ha perso per questo un grande uomo, dispensatore eccellente di cultura, amante della musica e dell’elevazione della qualità dell’informazione. Una persona di grande umanità”. Qual’è il suo ricordo, professor Ferrero? “Ad Alassio nel 2010 fummo tra i molti che ritennero – doverosamente – di conferirgli un meritato riconoscimento della sua attività di divulgatore scientifico, inserendolo nell’Albo d’Oro istituzionale di un premio che aveva, quale sua funzione peculiare, proprio la promozione e l’informazione culturale. Angela aveva un modo semplice e comprensibile nell’esplicazione dei vari argomenti, anche i più complessi, come se raccontasse un romanzo d’avventura. Era una fonte preziosa e con il suo semplice e chiaro raccontare la scienza – dice ancora Ferrero – ha educato alla serenità ed alla pacatezza tre  generazioni di italiani.

Una persona straordinaria, in pace con sé stesso. Sono fiero di essere stato per un certo periodo suo editore e di averlo ospitato al Salone del Libro a Torino. Grande uomo, grande signore”.

Servizio e foto a cura di Silvio Fasano