Dal 14 al 18 Dicembre 2022 si sono tenute le elezioni dell’Ordine delle professioni infermieristiche (OPI) a Torino e provincia. Sono stati allestiti seggi a Torino, Moncalieri, Ivrea e Rivoli per favorire al massimo la partecipazione alle votazioni. Abbiamo incontrato Giovanni Russo, neo Presidente della Commissione d’albo dell’Ordine (nella foto sopra), e gli abbiamo posto alcune domande sulla professione infermieristica ed il ruolo dell’Ordine professionale.
Presidente, come valuta l’afflusso e il risultato di queste elezioni?
Molto positivamente. I votanti in queste elezioni sono stati circa il 10% degli iscritti, il che è un dato oggettivamente basso ma nettamente superiore alle scorse elezioni quindi c’è un trend di risalita che fa ben sperare. Bisogna riconoscere, d’altra parte, che l’Ordine è stato in questi anni poco attrattivo e la maggiore partecipazione evidenzia una volontà di cambiamento e una richiesta di maggior disponibilità da parte dell’Ordine verso i propri iscritti. La nostra lista, “Spazio infermieri”, rappresenta una novità completa nel panorama della categoria, dandoci fiducia, il che per noi rappresenta una grande responsabilità, ci è stato chiesto un cambio di passo rispetto al passato. Si guardino le cifre: quasi 1.100 preferenze (numero finora mai raggiunto in nessuna elezione) rispetto ai 650 della lista del presidente uscente
In senso pratico, cosa significa?
Guardi, il neo Presidente dell’Ordine, l’amico Ivan Bufalo, è già stato molto chiaro in merito e mi riconosco completamente nelle sue indicazioni. L’Ordine deve essere più vicino alle esigenze e ai bisogni degli infermieri, il che, ovviamente, non significa sostituirsi a chi, istituzionalmente, rappresenta la categoria, ovvero i sindacati, ma mettere in campo tutte quelle risorse e quelle interlocuzioni possibili per valorizzare da un lato la grande professionalità, unanimemente riconosciuta, della nostra categoria e dall’altro la solidità e universalità del Servizio Sanitario Nazionale.
Veniamo al suo ruolo istituzionale. Cosa fa – concretamente – la Commissione che lei presiederà?
La CAI (Commissione Albo Infermieri) in primo luogo procede alle iscrizioni all’Ordine verificando che gli aspiranti posseggano i requisiti previsti dalle normative vigenti. A questo obiettivo primario si affiancano le iniziative volte a sviluppare e coltivare la crescita culturale e scientifica dei nostri iscritti. Viviamo in quella che è stata definita una “società della conoscenza” e, nel nostro piccolo, possiamo e dobbiamo operare per la crescita culturale e la formazione continua. Il CAI, se richiesto, ha la facoltà di interporsi, quale organo di mediazione, tra iscritti o tra iscritti e ente o persona per cui sono state prestate le collaborazioni professionali; ovviamente in quei casi in cui non siano in evidenza questioni di natura sindacale. La Commissione irroga eventuali sanzioni o provvedimenti disciplinari e, ultimo ma non per importanza, può dare il proprio contributo agli enti locali nello studio e nell’attuazione di provvedimenti che possano interessare la professione.
Nicola F. Pomponio