Addio a Rolando Picchioni, genio ferito che fece grande il Salone

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Si è spento a ottantasei anni, Torino in lutto

E’ un colpo durissimo, specialmente per chi lo conosceva bene e ne apprezzava le doti, il talento, il genio creativo, l ‘altruismo. Se ne è andato in silenzio, dopo una brutta operazione coronarica dei mesi scorsi. Rolando Picchioni, ma per tutti “Picchio”, avrebbe compiuto ottantasette anni a maggio. Politico di vaglia, enfant prodige della DC, deputato e sottosegretario, consigliere regionale ed intellettuale di raro spessore, vera fucina di iniziative ed eventi originali.Nel 1999 era diventato segretario generale della Fondazione per il libro, la musica e la cultura, per poi assumerne la presidenza dal 2005 divenendo presidente del Salone del Libro di Torino che con i suoi quindici anni di guida divenne un punto di riferimento obbligato per la cultura di tutto il mondo.

Proprio per questo ruolo il suo nome era tra quello dei 19 imputati del processo in corso a Torino per le presunte irregolarità nella vecchia gestione del Salone del libro: “Mi difenderò – aveva dichiarato in una lettera aperta nel 2019 a proposito dell’inchiesta – per ogni scatola di cioccolatini, che pure è un omaggio caratteristico della nostra città, per avere utilizzato ogni risorsa mia e della Fondazione per superare diffidenze, pregiudizi e ostacoli, mi difenderò per aver accolto i nostri ospiti con un’ospitalità degna della tradizione torinese, ma l’importante è che Torino sia stata e rimanga per tutti la ‘Città del Libro’”. Poche settimane fa era stato prosciolto dall’accusa di danno contabile: un evidente errore interpretativo aveva considerato la Fondazione un ente pubblico ad ogni effetto. I funerali sabato alle 10 alla chiesa di San Massimo.

Il sindaco di Torino, Stefano Lorusso, ha twittato: “Ho appreso con dispiacere della scomparsa di Rolando Picchioni, protagonista della politica e della cultura torinese e nazionale. Era persona di grande cultura. Le più sentite condoglianze alla famiglia”.

Analogo il messaggio di cordoglio del governatore del Piemonte, Alberto Cirio: “Ho appreso con dispiacere della scomparsa di Rolando Picchioni, uomo a lungo impegnato nell’attività politica e culturale del Piemonte e di Torino. Alla famiglia le più sentite condoglianze”. Addio, Rolando. La storia, ha chiosato Ernesto Ferrero, “ti risarcirà”.

Lo ricordano, con particolare affetto, gli ex dipendenti della Fondazione e tutto il mondo culturale piemontese. “Picchio” non sarà dimenticato.Mai.