Addio a Piero Nuti, una vita sul palcoscenico

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E’ mancato a casa sua in via Sacchi a Torino Piero Nuti, genovese di nascita ma da quasi ventisei anni sotto la Mole., Aveva 94 anni, ma era sceso dal palcoscenico ancora pochi mesi fa, quando aveva recitato con la consueta maestria i suoi amati “Processi”, da Cicerone e da altri autori dell’antichità. Quello che apprezzava maggiormente era “Processo a Socrate”, dove si immedesimava nel grande filosofo greco per discettare di giustizia, di comunità, di modi efficaci per stimolare il ragionamento. Lascia un vuoto enorme nelle decine, centinaia di giovani che lo hanno accompagnato in scena negli ultimi anni. Aveva svolto, con Germana Erba, un ruolo fondamentale per il Liceo Teatrale del Teatro Nuovo, insegnando recitazione a personalità importanti del teatro e del cinema. “Posso dire d’aver vissuto” ha sussurrato ieri ancora sorridendo.

Piero Nuti aveva iniziato – negli anni CInquanta – a recitare con la Compagnia Stabile della sede Rai di Torino, ed era poi passato al Teatro Stabile di Genova, alla Compagnia di Dario Fo, al Teatro Stabile di Torino diretto da Franco Enriquez, Gianfranco De Bosio ma in tempi molto più recenti anche da Valter Malosti ne “Il giardino dei ciliegi” di Cechov. Nuti con Maurizio Scaparro aveva poi fondato il Teatro Popolare di Roma, la cui eredità artistica conflui’ successivamente a Torino Spettacoli quando Nuti e la compagna Adriana Innocenti si trasferiscono in Piemonte nel 1997 e iniziano una collaborazione fruttuosa, con la codirezione artistica della compagnia prima insieme a Germana Erba e poi con Irene Mesturino, che con la sorella gli è stata vicina in quest’ultimo doloroso periodo. Addio, Piero. Il mondo del teatro italiano ti saluta e ti ricorda con smisurato affetto. (m.g.)