La morte di Ernesto Ferrero a ottantacinque anni, dopo una lunga malattia, ha gettato nel dolore l’intera comunità culturale, soprattutto quella piemontese e ligure. Nato a Torino il 6 maggio 1938, Ferrero aveva dedicato ai libri tutta la sua vita, sin dal 1963 quando era diventato responsabile della casa editrice Einaudi. Ha vinto nel 2000 il Premio Strega con “N.” che ricostruisce l’esilio di Napoleone all’Elba. Il suo ultimo libro, “Italo”, uscito da pochi giorni è dedicato a Italo Calvino. Come critico letterario si è occupato anche di Emilio Gadda, Primo Levi e tanti altri La carriera di Ernesto Ferrero è legata alla casa editrice Einaudi di cui è stato direttore editoriale dal 1984 al 1989. È stato anche segretario generale di Bollati Boringhieri, direttore editoriale di Garzanti, direttore letterario di Arnoldo Mondadori Editore. Come traduttore ha fatto conoscere agli italiani le opere di Celine, Flaubert e Perec. Ha scritto tantissimi libri di narrativa – tra i più recenti Francesco e il sultano, pubblicato da Einaudi nel 2019 – saggi, libri di memorie, libri per bambini. Ha collaborato a lungo con La Stampa. È stato preside onorario del Centro internazionale di studi Primo Levi di Torino e presidente delle giurie di diversi premi letterari, faceva parte del comitato direttivo del Premio Strega. Ma la sua piu’ straordinaria attività è stata la direzione, per quasi vent’anni, del Salone del Libro di Torino, divenuto una kermesse culturale europea di prima grandezza con la sua guida, e quella del compianto Rolando Picchioni (nelle foto in basso con Ferrero). Nel 2012 il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha conferito l’onorificenza di commendatore all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.
«Con la scomparsa di Ernesto Ferrero il Piemonte perde un uomo e un intellettuale dalle grandi intuizioni, verso il quale l’intera comunità sarà sempre debitrice». Queste le parole dell’assessore regionale alla Cultura del Piemonte Vittoria Poggio (nella foto sotto) dopo aver appreso la notizia della scomparsa di Ernesto Ferrero. «A lui dobbiamo, tra le tante cose, l’invenzione del Salone Internazionale del Libro – ha dichiarato la Poggio con viva commozione – che con la sua guida è divenuta una delle più importanti kermesse culturali d’Europa. La sua visione è stata di grande lungimiranza: riusciva a costruire e realizzare idee e progetti oltre ogni immaginario. Un piemontese autentico: lo ricorderemo come uomo dalle doti straordinarie, che si è sempre speso per il progresso e la modernizzazione culturale della nostra regione. In questo momento di dolore ci stringiamo attorno ai familiari e a tutte le persone che gli hanno voluto bene».

Molto viva la gratitudine anche in Liguria. In questo servizio pubblichiamo alcune belle foto di Ernesto scattate negli anni da Silvio Fasano.Per quanto riguarda Alassio, sin dalla sua fondazione ha fatto parte della Giurìa del Premio letterario “Un Autore per l’Europa”.


Enzo Canepa, ex sindaco, dichiara commosso: << E’ stato il simbolo del premio letterario. Per decenni ne ha promosso la sua diffusione. Ha curato la giurìa con grande indipendenza e professionalità. La cultura perde un punto cardine. Alla famiglia la mia addolorata vicinanza>>




Paola Cassarino, ex assessore alla Cultura 2018-2023: << E’ stato un ottimo Presidente del Premio Letterario dopo la dipartita del prof. Bogliolo. Lo ricordo con molto affetto, sentimento che estendo alla famiglia in questa triste circostanza>>
(m.g. – Foto di Silvio Fasano)